La metafora "avere la testa fra le nuvole" sta diventando sempre di piu` una realta`.
E questo non perche` continuiamo a crescere in altezza ;-)
Le "nuvole" (cloud) le usiamo per archiviare le nostre informazioni (che di fatto sono computer di "altri" che a quelle informazioni possono avere...
La metafora "avere la testa fra le nuvole" sta diventando sempre di piu` una realta`.
E questo non perche` continuiamo a crescere in altezza ;-)
Le "nuvole" (cloud) le usiamo per archiviare le nostre informazioni (che di fatto sono computer di "altri" che a quelle informazioni possono avere accesso "a prescindere"; ma le "nuvole" sono anche le "realta` virtuali" che ci avvolgono.
Senza dover entrare troppo in profondia` nell'analizzare quale sia il nostro reale contatto con la realta`, mi limito a far notare che il nostro reale "contatto" e` con cio` che i nostri recettori trasmettono al cervello non con la realta` in quanto tale, e trasmettono solo le "informazioni" provenienti dalla realta` che riescono a stimolare quei recettori.
Il resto non esiste per noi.
Trasportate tutto cio` nel mondo dell'informazione, dove i contenuti trasmessi non sono la realta`, ma la sua descrizione/interpretazione (quando va bene) o le opinioni del "trasmettitore" su quello che lui interpreta come realta`, allora possiamo comprendere (o almeno sospettare) che noi viviamo in una "nuvola informativa", che assomiglia alla realta`, e che troppo spesso e` costruita, gestita, manipolata, indirizzata da altri.
Cioe` viviamo con "la testa fra le nuvole" che siamo convinti siano la realta`.
Questo vale per tutti, ma c'e` chi si sforza di prendere qualche contromisura (per esempio controllando, verificando, incrociando, approfondendo, ampliando le fonti, ragionando, confrontandosi con gli altri, dubitando...), altri che per carenza di risorse mentali o per pigrizia credono a cio` che "vedono" anche se sanno (perche` glielo dicono) che stanno assistendo allo spettacolo di un illusionista.
Ma dato che non riescono a vedere/capire "il trucco", credono al miracolo, al prodigio.
E questo non perche` continuiamo a crescere in altezza ;-)
Le "nuvole" (cloud) le usiamo per archiviare le nostre informazioni (che di fatto sono computer di "altri" che a quelle informazioni possono avere accesso "a prescindere"; ma le "nuvole" sono anche le "realta` virtuali" che ci avvolgono.
Senza dover entrare troppo in profondia` nell'analizzare quale sia il nostro reale contatto con la realta`, mi limito a far notare che il nostro reale "contatto" e` con cio` che i nostri recettori trasmettono al cervello non con la realta` in quanto tale, e trasmettono solo le "informazioni" provenienti dalla realta` che riescono a stimolare quei recettori.
Il resto non esiste per noi.
Trasportate tutto cio` nel mondo dell'informazione, dove i contenuti trasmessi non sono la realta`, ma la sua descrizione/interpretazione (quando va bene) o le opinioni del "trasmettitore" su quello che lui interpreta come realta`, allora possiamo comprendere (o almeno sospettare) che noi viviamo in una "nuvola informativa", che assomiglia alla realta`, e che troppo spesso e` costruita, gestita, manipolata, indirizzata da altri.
Cioe` viviamo con "la testa fra le nuvole" che siamo convinti siano la realta`.
Questo vale per tutti, ma c'e` chi si sforza di prendere qualche contromisura (per esempio controllando, verificando, incrociando, approfondendo, ampliando le fonti, ragionando, confrontandosi con gli altri, dubitando...), altri che per carenza di risorse mentali o per pigrizia credono a cio` che "vedono" anche se sanno (perche` glielo dicono) che stanno assistendo allo spettacolo di un illusionista.
Ma dato che non riescono a vedere/capire "il trucco", credono al miracolo, al prodigio.