L'autorizzazione di USA, Francia e Gran Bretagna all'utilizo dei loro missili di precisione all'interno del territorio russo "storico" (cioe` non solo nei territori non riconosciuti internazionalmnete) se vera, obbliga ad alcune riflessioni.
1) Autorizzare l'uso di quei missili senza fornire il...
L'autorizzazione di USA, Francia e Gran Bretagna all'utilizo dei loro missili di precisione all'interno del territorio russo "storico" (cioe` non solo nei territori non riconosciuti internazionalmnete) se vera, obbliga ad alcune riflessioni.
1) Autorizzare l'uso di quei missili senza fornire il personale specializzato (statunitense, francese, britannico) in grado di individuare, programmare, far partire e far arrivare precisi al bersaglio quei missili equivale a non aver autorizzato niente. L'Ucraina non e` in grado di fare tutto cio` autonomamente.
Si tratterebbe quindi di una mossa piu` propagandistica che effettiva.
2) Se all'autorizzazione si accompagna il supporto/assistenza di quei Paesi (tutti NATO) e quei missili partono realmente verso i bersagli all'interno del territorio russo, allora si realizza lo scenario pronosticato da Putin in una dichiarazione/intervista di non molto tempo fa: la partecipazione diretta della NATO al conflitto in Ucraina.
3) Le potenzialita` di quei missili sono tali (se muniti delle opportune testate) da perforare i silos/bunker dove sono custoditi le armi nucleari, i missili antimissile della difesa strategica agli attacchi nucleari, i centri di comando e le centrali nucleari e russe.
Oltre a cio` possono essere caricati con testate nucleari, e gli F16 (forniti all'Ucraina) sono vettori capaci di trasportare e lanciare sul bersaglio quei missili.
Sapere in anticipo cosa quei missili stanno trasportando non e' possibile (e se anche fosse dichiarato prima, la credibilita` di quei Paesi se ne e` andata da tempo)
4) Se questa decisione e` stata veramente presa da un Presidente USA (seguito poi nell'esempio dai suoi vassalli) a due mesi dalla scadenza del suo mandato viene da chiedersi:
a) indipendentemente e contro gli obiettivi dichiarati di Trump di regolare via negoziati quel conflitto per sabotarlo?
b) in accordo con Trump (che Bush ha incontrato un paio di giorni fa) per creare un qualche deterrente contro la Russia in previsione dei negoziati?
La Russia, se dovra` rispondere, non necessariamente sara` costretta ad utilizzare armi nucleari tattiche (quelle strategiche si spera non debbano essere utilizzate).
Il bagaglio di armi offensive "convenzionali" in possesso del Paese e` tale da infliggere danni mirati, localizzati effettivi e dimostrativi quanto basta.
Londra e Parigi sono in Europa "a portata di mano", e gli USA, senza necessariamente dover colpire quel territorio direttamente (con nefaste implicazioni prevedibili) hanno cira 700 basi sparse per tutto il Mondo ed un mucchio di "persone" che sarebbero ben liete di usare qualcosa di "efficace" contro il loro nemico piu` acerrimo.
Se la notizia e` vera, e alla notizia seguiranno i fatti, questo significa il desiderio da parte degli USA di andare ad una escalation.
Pensare che la Russia non abbia preparato da tempo un ventaglio di risposte per rispondere a queste provocazioni e` ingenuo.
Aspettiamo i fatti.
1) Autorizzare l'uso di quei missili senza fornire il personale specializzato (statunitense, francese, britannico) in grado di individuare, programmare, far partire e far arrivare precisi al bersaglio quei missili equivale a non aver autorizzato niente. L'Ucraina non e` in grado di fare tutto cio` autonomamente.
Si tratterebbe quindi di una mossa piu` propagandistica che effettiva.
2) Se all'autorizzazione si accompagna il supporto/assistenza di quei Paesi (tutti NATO) e quei missili partono realmente verso i bersagli all'interno del territorio russo, allora si realizza lo scenario pronosticato da Putin in una dichiarazione/intervista di non molto tempo fa: la partecipazione diretta della NATO al conflitto in Ucraina.
3) Le potenzialita` di quei missili sono tali (se muniti delle opportune testate) da perforare i silos/bunker dove sono custoditi le armi nucleari, i missili antimissile della difesa strategica agli attacchi nucleari, i centri di comando e le centrali nucleari e russe.
Oltre a cio` possono essere caricati con testate nucleari, e gli F16 (forniti all'Ucraina) sono vettori capaci di trasportare e lanciare sul bersaglio quei missili.
Sapere in anticipo cosa quei missili stanno trasportando non e' possibile (e se anche fosse dichiarato prima, la credibilita` di quei Paesi se ne e` andata da tempo)
4) Se questa decisione e` stata veramente presa da un Presidente USA (seguito poi nell'esempio dai suoi vassalli) a due mesi dalla scadenza del suo mandato viene da chiedersi:
a) indipendentemente e contro gli obiettivi dichiarati di Trump di regolare via negoziati quel conflitto per sabotarlo?
b) in accordo con Trump (che Bush ha incontrato un paio di giorni fa) per creare un qualche deterrente contro la Russia in previsione dei negoziati?
La Russia, se dovra` rispondere, non necessariamente sara` costretta ad utilizzare armi nucleari tattiche (quelle strategiche si spera non debbano essere utilizzate).
Il bagaglio di armi offensive "convenzionali" in possesso del Paese e` tale da infliggere danni mirati, localizzati effettivi e dimostrativi quanto basta.
Londra e Parigi sono in Europa "a portata di mano", e gli USA, senza necessariamente dover colpire quel territorio direttamente (con nefaste implicazioni prevedibili) hanno cira 700 basi sparse per tutto il Mondo ed un mucchio di "persone" che sarebbero ben liete di usare qualcosa di "efficace" contro il loro nemico piu` acerrimo.
Se la notizia e` vera, e alla notizia seguiranno i fatti, questo significa il desiderio da parte degli USA di andare ad una escalation.
Pensare che la Russia non abbia preparato da tempo un ventaglio di risposte per rispondere a queste provocazioni e` ingenuo.
Aspettiamo i fatti.