(Ricky Gervais, comico e presentatore britannico, dice cose sacrosante sulla comicità e sui problemi della censura buonista nella società USA di questi ultimi anni)
"Le persone stupide trattano le battute sulle cose brutte con lo stesso timore e disgusto con cui le persone intelligenti trattano le cose davvero brutte. E le due cose non sono collegate. L'umorismo serve proprio a questo. Per farci superare le cose brutte. E' esattamente così che si è evoluto l'umorismo, per farci superare le cose di merda. Se non puoi fare battute sulle cose di merda, non c'è alcun motivo di farle sulle cose belle, perché sono cose felici, fanno già star bene: non ne abbiamo bisogno! E' come se la risata fosse questo farmaco che cura le cose di merda e mi offrissero un farmaco che cura le cose belle. Quello non lo voglio. Mi piacciono le cose belle. Voglio qualcosa che curi le cose di merda. Beh, la risata è la migliore medicina.
C'è un vero e proprio egocentrismo in tutto ciò, e presunzione, nel credere che ciò io ritengo sia appropriato lo sia, e ciò che tu pensi sia appropriato invece no. E sta a me deciderlo. Non gli piace che un comico abbia questa enorme libertà di parola e che la eserciti così bene. Non possono sopportarlo"
"Le persone stupide trattano le battute sulle cose brutte con lo stesso timore e disgusto con cui le persone intelligenti trattano le cose davvero brutte. E le due cose non sono collegate. L'umorismo serve proprio a questo. Per farci superare le cose brutte. E' esattamente così che si è evoluto l'umorismo, per farci superare le cose di merda. Se non puoi fare battute sulle cose di merda, non c'è alcun motivo di farle sulle cose belle, perché sono cose felici, fanno già star bene: non ne abbiamo bisogno! E' come se la risata fosse questo farmaco che cura le cose di merda e mi offrissero un farmaco che cura le cose belle. Quello non lo voglio. Mi piacciono le cose belle. Voglio qualcosa che curi le cose di merda. Beh, la risata è la migliore medicina.
C'è un vero e proprio egocentrismo in tutto ciò, e presunzione, nel credere che ciò io ritengo sia appropriato lo sia, e ciò che tu pensi sia appropriato invece no. E sta a me deciderlo. Non gli piace che un comico abbia questa enorme libertà di parola e che la eserciti così bene. Non possono sopportarlo"