Comunque vadano a finire le imminenti trattative di pace, gli USA hanno raggiunto il loro scopo primario, che era il netto ridimensionamento dell'economia tedesca e italiana. Non prevedo significativi terremoti politici o rivoluzioni di velluto tra Lisbona e Varsavia: per quale ragione Trump e Co. dovrebbero sbarazzarsi dei lombrichi sapientemente allevati nel fango del lobbismo e della frode accademica anglosassone, di tirapiedi e servi sciocchi usi ad obbedir tacendo? Con buona pace della ridicola retorica del dealer e delle fanfaronate gingoiste targate MAGA, nonché dei suoi esegeti nostrani, abbiamo già ampiamente estinto i prestiti del piano Marshall contribuendo in maniera determinante alla vittoria sull'URSS (ne valeva la pena?). Ma da allora i presunti affaristi disinteressati hanno continuato a rovesciare miliardi, a elargire prebende, a brigare per annettersi l'Intermarium polacco-ucraino. In breve, sono rimasti nell'odiata e corrotta Europa. E anche oggi che affermano di rimetterci denari e reputazione, non se ne vogliono veramente andare. Perché devono vampirizzare per bene il corpaccione europeo se vogliono rivitalizzare il loro sistema di plastica e carta straccia che è diventato sempre più sfibrante senza essere efficiente, sperequativo senza essere meritocratico, feroce ma privo di vigore. Devono farlo, se vogliono frenare la corsa della lepre Cina. E per succhiarci ogni residua goccia di sangue devono disporre di quell'accolita banditesca che negli ultimi cinque anni, con la proverbiale mancanza di scrupoli dei regimi neocoloniali, ci ha fatto ingoiare di tutto, dalle forche caudine pandemiche ai crimini vaccinali passando per il sostegno scriteriato a Kiev; ci faranno ingoiare pure i costi materiali del conflitto e si accolleranno in toto la responsabilità morale, vedrete. Poi magari daranno un po' di risalto ai “patrioti” in provetta fecondati col seme ebraico delle carogne dei caduti israeliani, ma MEGA, acronimo di Make Europe Great Again, rimarrà fondamentalmente la stecca nel coro, per non dire la foglia di fico (nel senso di Robert Fico).
La russofobia baltico-polacca continuerà ad improntare la politica estera del Vecchio Continente, a mantenere Bruxelles sul chi va là ancora a lungo, fidatevi. Del resto la mummia democristiana di Broccolino, uno che non parla mai a vanvera e che se ne sta avvinghiato al potere come l'ostrica allo scoglio, di recente ha sentenziato che l'invasione dell'Ucraina ricorda i misfatti del Terzo Reich. Vi sembrano termini forieri di distensione?
Dobbiamo prepararci al peggio e imparare a praticare lo stoicismo, a non fabbricare castelli in aria, a non cullarci nei sogni illusori di palingenesi. Perché comunque vada sarà un insuccesso.

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