1 ) Il potere non è mai monolitico, e la Russia non fa certo eccezione. Il pallino della situazione, però, ce l'ha Vladimir Putin. Lo dimostra la conclusione felice di questa “crisi” dai tratti primitivi, “da Terzo Mondo”, come l’ho avventatamente definita ieri.
2 ) La libidine del popolo delle bandierine fasulle e abusive è durata pochi attimi, appena il tempo di una impacciata sveltina senza orgasmo. Nell’arco di poche ore, sono passati da:
“Kruppo Wakkner griminali gegiocidio” (Gruppo Wagner criminale e genocida) a:
Coraggio ci dà
Oh oh oh il gruppo dei Wagner
Giustizia farà (semi cit.)
a: “Gnooooo… però Topogigin è stato plautito dalla forfora” (Noooo… Però Prigozhin è stato applaudito dalla folla)
3 ) Gruppo Wagner comprato dai miliardi dell’Ovest? Tendo ad escluderlo. Se Prigozhin fosse stato un vero traditore, sarebbe andato fino in fondo scatenando un conflitto fratricida impossibile da vincere, ma pur sempre debilitante (anche solo a livello di immagine) e relativamente sanguinoso. Invece si segnalano l’abbattimento di un elicottero e una camionetta colpita da un razzo: un po’ poco per parlare di guerra civile. Gli argomenti usati dal capocuoco nei suoi monologhi polemici (invasione ingiustificata dell’Ucraina, in Donbass dal 2014 non è morto nessuno) ricalcano quelli impiegati dalla quinta colonna - la Politkovskaya Way of Life - filo-occidentale, vale a dire la preda che, verosimilmente, l'improbabile golpe si era proposto di stanare. E ciò rafforza l’ipotesi che si sia trattato di un avviso ai naviganti in forma di bizzarra maskirovka.
4 ) Ieri ho colpevolmente dimenticato che una guerra civile fomentata dall’esterno richiede un contesto ben preciso: una sconfitta militare già avvenuta o imminente; una polarità ideologica che contrappone due fazioni grossomodo equipollenti; un acceso e diffuso malessere sociale. Non ravviso nulla di tutto ciò nella Russia odierna, anzi. La maggioranza della gente comune e i poteri che contano (e quindi non l’economia “finanziaria”) stanno dalla parte di Putin; il paese si sta reindustrializzando a ritmo sostenuto, miete successi diplomatici e inaugura nuove e proficue partnership economiche nel sud del mondo; fin qui i sacrifici imposti dall’Operazione Militare Speciale non hanno minato il tenore di vita dei cittadini e si sono rivelati largamente sostenibili.
2 ) La libidine del popolo delle bandierine fasulle e abusive è durata pochi attimi, appena il tempo di una impacciata sveltina senza orgasmo. Nell’arco di poche ore, sono passati da:
“Kruppo Wakkner griminali gegiocidio” (Gruppo Wagner criminale e genocida) a:
Oh oh oh il gruppo dei Wagner
Coraggio ci dà
Oh oh oh il gruppo dei Wagner
Giustizia farà (semi cit.)
a: “Gnooooo… però Topogigin è stato plautito dalla forfora” (Noooo… Però Prigozhin è stato applaudito dalla folla)
3 ) Gruppo Wagner comprato dai miliardi dell’Ovest? Tendo ad escluderlo. Se Prigozhin fosse stato un vero traditore, sarebbe andato fino in fondo scatenando un conflitto fratricida impossibile da vincere, ma pur sempre debilitante (anche solo a livello di immagine) e relativamente sanguinoso. Invece si segnalano l’abbattimento di un elicottero e una camionetta colpita da un razzo: un po’ poco per parlare di guerra civile. Gli argomenti usati dal capocuoco nei suoi monologhi polemici (invasione ingiustificata dell’Ucraina, in Donbass dal 2014 non è morto nessuno) ricalcano quelli impiegati dalla quinta colonna - la Politkovskaya Way of Life - filo-occidentale, vale a dire la preda che, verosimilmente, l'improbabile golpe si era proposto di stanare. E ciò rafforza l’ipotesi che si sia trattato di un avviso ai naviganti in forma di bizzarra maskirovka.
4 ) Ieri ho colpevolmente dimenticato che una guerra civile fomentata dall’esterno richiede un contesto ben preciso: una sconfitta militare già avvenuta o imminente; una polarità ideologica che contrappone due fazioni grossomodo equipollenti; un acceso e diffuso malessere sociale. Non ravviso nulla di tutto ciò nella Russia odierna, anzi. La maggioranza della gente comune e i poteri che contano (e quindi non l’economia “finanziaria”) stanno dalla parte di Putin; il paese si sta reindustrializzando a ritmo sostenuto, miete successi diplomatici e inaugura nuove e proficue partnership economiche nel sud del mondo; fin qui i sacrifici imposti dall’Operazione Militare Speciale non hanno minato il tenore di vita dei cittadini e si sono rivelati largamente sostenibili.
5 ) A quando una “erdoganata 2.0” (copyright Franco Marino) all’Italiana? Non c’è nessuno disposto ad incutere timore a quei quattro lota di Montecitorio, a sottrarli al tran tran ovattato a base di buvette, telefonini e zoccole capitoline? La nazione va a rotoli mentre loro pestano l'acqua nel mortaio del parlamentarismo. Io non ne posso più dei destrorsi che fingono di menare di brutto la sinistra, quando in realtà, pur di condividerne i santi in paradiso, sarebbero disposti ad ammazzare la madre.