catenella.jpg

Motus in fine velocior (Il moto è più veloce verso la fine). Questa è un'espressione aristotelica con la quale si usa indicare l’intensificarsi di un'azione verso la sua fine.


Siamo ormai arrivati al terzo anno del conflitto che si sta consumando in Ucraina tra NATO e Federazione Russa. E sembra ieri quando tutto il Mondo Occidentale all'unisono aveva preconizzato una sorta di blitzkrieg, una guerra lampo, che avrebbe dovuto eliminare dalla faccia della Terra la Federazione Russa.


Il sogno bagnato di Washington & Co. è sempre stato quello di stritolare Mosca in un'ipotetica tenaglia le cui due leve sarebbero state costituite da una presunta supremazia militare della NATO e da pesantissime sanzioni economiche.


Sappiamo tutti come è andata a finire e quindi ritengo non ci sia altro da aggiungere riguardo il triste coitus interruptus dello Zio Sam.


Ma non solo i progetti dell'oligarchia anglosassone non si stanno realizzando ma stanno frananando impietosamente a velocità sostenuta, come abbiamo visto prima.


Infatti la Russia sta erodendo e mettendo in sicurezza centinaia di chilometri quadrati di territorio ucraino. Giorno dopo giorno. E questa rapidità di movimento nasce da un paradosso. Cioè dalla volontà degli USA e dei suoi vassalli di spaventare l'orso russo. E sicuramente l'intento è andato a buon fine. Purtroppo il risultato non ha prodotto gli effetti sperati. Infatti l'orso in questione invece di scappare ha attaccato con più veemenza. Come un pugile alle corde che raddoppia le proprie forze per uscire dall'angolo. E questa dinamica ha preso tutti in contropiede poiché l'Occidente è da secoli affetto da un grave disturbo percettivo e sensoriale: il complesso di superiorità. Una patologia psichica che portò Josep Borrell ad affermare che il Mondo Occidentale è come un giardino fiorito circondato da un'immensa Savana popolata da selvaggi.


E in quanto affetti da complesso di superiorità i governanti del mondo a trazione anglosassone non riescono a concepire un piano "B" che li possa togliere dai casini che essi stessi hanno provocato.


A tal proposito scrissi un articolo intitolato "Lo Zio Sam. Apprendista Stregone o Gigante Scemo?" ( https://www.lagrandeitalia.net/ales...zio-sam-apprendista-stregone-o-gigante-scemo/) nel quale paragonavo gli Stati Uniti a quell'episodio del film disneyano "Fantasia" in cui il noto Mickey Mouse (Topolino) era rappresentato, appunto, come un apprendista stregone. E in tale contesto aveva dato magicamente vita ad una scopa che, nel suo intento, avrebbe dovuto sostituirlo nei lavori sporchi e pesanti. Purtroppo all'aspirante stregone sfuggì la situazione di mano poiché la scopa iniziò a replicarsi all'infinito portando su e giù per le scale dei secchi colmi d'acqua. Con il risultato di provocare un macello e allagando tutto il luogo inesorabilmente.


Ugualmente agli Stati Uniti è sfuggita la situazione di mano volendo utilizzare l'Ucraina, armata dalla NATO, come testa d'ariete per sconfiggere militarmente la Russia. Però Putin non solo non è stato sconfitto ma paradossalmente, arrivati a questo punto del conflitto, è egli stesso a non essere più interessato a sedersi immediatamente ad un tavolo di Pace. Poiché si trova in una situazione di obbiettiva superiorità militare e strategica. E di conseguenza è intenzionato a capitalizzare questa preponderanza, ottenendo sul campo il maggior numero di risultati possibili. Poiché con una tregua provvisoria i nemici di Mosca avrebbero il tempo di tirare il fiato, riarmarsi e ricominciare a minacciare la Russia daccapo. In pratica Mosca sta battendo il ferro finché è caldo, come si suol dire.


Per farla in breve Vladimir Putin, cresciuto all'ombra della falce e del martello, ha semplicemente sostituito la falce con l'incudine.


E molti analisti di geopolitica ritengono che l'intensificarsi dell'azione russa, il sopramenzionato "motus", si fermerà definitivamente con l'annessione di Odessa e della Transnistria. Territori che comunque risultano enclave russe da sempre. Solo così la Federazione Russa potrà sentirsi relativamente al sicuro all' interno del continente europeo.


Ma l'Occidente sarà in grado di opporsi energicamente al riposizionamento geopolitico di Mosca?


Personalmente penso che la strada sia decisamente in salita.


Prima di tutto perché Donald Trump e la sua Amministrazione hanno manifestato palesemente la loro insofferenza nei confronti di Zelensky e del suo Paese. Inoltre il tycoon statunitense, affarista fino al midollo, si è fatto rapidamente due conti in tasca riguardo i costi e i benefici del conflitto in questione. E tirando le somme oggi l'Ucraina è a tutti gli effetti un buco nero, un'idrovora che fagocita quotidianamente milioni di dollari e armi senza alcun beneficio o tornaconto per chi la finanzia. Inoltre non dimentichiamo che Zelensky non viene foraggiato solo per la guerra ma i dollari servono pure a pagare gli stipendi della pubblica amministrazione ucraina. In sintesi: un'emorragia di sangue e soldi continua e insanabile.


E quindi la NATO ha solo due possibilità per mettere in difficoltà o vincere contro la Russia: schierare le truppe direttamente sul campo di battaglia e/o utilizzare l'arma nucleare.


Però c'è un "però".


Donald Trump fin da subito si è proclamato come "uomo di Pace" distinguendosi dai suoi predecessori spiccatamente guerrafondai. E sa benissimo che le cicatrici della sciagurata guerra in Iraq sono ancora presenti nella carne della società americana. Ma egli è anche cosciente che le forze armate russe non sono minimamente equiparabili alle scalcagnate truppe irachene. Quindi buttare in un tritacarne i soldati statunitensi e dopo pochi giorni ricevere indietro migliaia di bare potrebbe nuocere gravemente all'appeal del neopresidente.


E ancora più disastroso sarebbe innescare un conflitto nucleare dagli esiti incerti ma sicuramente nefasti per gli Stati Uniti. Poiché tutta la politica occidentale di questi ultimi anni è stata incentrata sulle continue provocazioni nei confronti di Mosca. Provocazioni che, secondo gli auspici, avrebbero dovuto mettere sotto pressione Putin e portarlo obtorto collo ad eseguire il "first strike". Ovvero innescare per primo il conflitto nucleare, affinché poter far dire all'Occidente:"Avete visto? Putin è il cattivone che ha lanciato per primo il missile atomico!".


Quindi gli USA, notoriamente i "buoni" della situazione, non potranno sporcare la loro presunta immacolatezza iniziando per primi una guerra atomica.


Ed è per tutti questi fattori che il nostro Donald sta lasciando il cerino acceso dell'Ucraina in mano all'Unione Europea e alla NATO.


Un'Europa che, dopo quasi un secolo passato a fare da zerbino sotto gli stivali dello Zio Sam, è diventata addirittura più realista del Re!


Infatti la gran parte dei vassalli europei hanno manifestato l'intenzione di voler aggredire direttamente la Russia. Anche senza l'appoggio degli Stati Uniti. Un'intenzione totalmente folle e scollegata dalla realtà. Pensiamoci bene.


Se gli USA, ovvero la più grande potenza militare dell'Occidente, decide di sfilarsi dal conflitto cosa potranno fare da soli gli eserciti europei? Eserciti a corto di personale operativo e a corto di armamenti, poiché già ceduti a fondo perduto all'Ucraina. Inoltre le truppe europee sono addestrate principalmente per ruoli di peacekeeping o a misurarsi in conflitti a bassa intensità, tipo contro guerriglieri dotati perlopiù di armi leggere.


Il conflitto che si sta consumando in Ucraina invece è ad alta e altissima intensità. Per dire che alcuni analisti hanno calcolato la durata sul campo di battaglia del solo Esercito Italiano di 3-4 mesi al massimo. Inoltre non dimentichiamo che gli italiani andarono già a schiantarsi contro la Russia il secolo scorso. Vi dice nulla la disfatta dell'ARMIR?


Però in quell'occasione si potevano ravvedere delle ragioni (sbagliate) che poterono spingere centinaia di migliaia di italiani a intraprendere quella spedizione. Prima di tutto delle forti basi ideologiche. E poi la certezza di combattere al fianco delle Forze Armate del Terzo Reich, che in quel periodo sembravano invincibili e inarrestabili.


In questo caso invece i soldati italiani ed europei andrebbero a morire, pressoché disarmati, per un Paese fallito che non ci rappresenta e che ha già perso la guerra da tempo.


E avrà un bel dire Mark Rutte a spronare i governanti europei affinché eseguano tagli a Sanità e Pensioni per guerreggiare contro la Russia. O il premier britannico Keir Starmer che afferma di voler sostenere l'Ucraina per i prossimi cento anni quando, probabilmente, la suddetta Ucraina non esisterà più tra cento giorni.


Se davvero gli Stati Europei si faranno trascinare in una guerra insensata da personaggi folli e improbabili come i Rutte, gli Starmer e i chihuahua baltici assisteremo all'implosione della NATO e della UE. Perché se milioni di persone rimasero annichilite e scioccate dalla farsa delle bare di Bergamo cosa potrebbe accadere se gli aerei da trasporto militare iniziassero a scaricare davvero migliaia e migliaia di bare provenienti dall'Ucraina?


Come la fine dell'URSS si concluse in modo pressoché incruento mi auguro possa accadere altrettanto in Europa, senza il sacrificio inutile di tanti soldati.


La priorità per poter tornare finalmente ad essere sovrani è spezzare la catena che ci unisce a Washington e ai suoi lacchè.


E se non si riuscirà a spezzare la catena almeno riduciamola ad una catenella. Da tirare.





Alessio Paolo Morrone

Comments

There are no comments to display.

Media

Blog entry information

Author
Alessio Paolo Morrone
Views
203
Last update

More entries in Geopolitica

  • MESSAGGI TRASCENDENTALI
    Quando Donald Trump stravinse le elezioni nel Novembre del 2024 il sottoscritto, assieme a milioni di altre persone in giro per Mondo, fu preso da malcelato entusiasmo. La ragione è ovvia. Trump...
  • Siamo pronti a fare a meno degli Stati Uniti? (di Franco Marino)
    In questi giorni sto facendo un sacco di sogni strani. Ma ce n'è uno che mi ha colpito particolarmente. Ho sognato che l'America si sfaldava e che il suo crollo iniziava con la spinta separatista...
  • Comunque vada sarà un insuccesso
    Comunque vadano a finire le imminenti trattative di pace, gli USA hanno raggiunto il loro scopo primario, che era il netto ridimensionamento dell'economia tedesca e italiana. Non prevedo...
  • Il potenziale punto di rottura delle destre (di Franco Marino)
    Recentemente, un commentatore di sinistra ha detto che la destra non ha un'ideologia ben definita che ne spieghi il successo. E dal momento che anche un orologio rotto due volte al giorno segna...
  • PENSIERO STUPENDO
    Poco tempo fa, su Facebook, mi sono imbattuto in un video prodotto in Svezia. In tale video si sponsorizzava il ruolo della NATO come baluardo fondamentale per arginare le presunte smanie russe di...

More entries from Alessio Paolo Morrone

  • DALLA PARTE DI DIO?
    A pochi giorni dalla fine del 2024, rispondendo ad un giornalista, il premier russo Vladimir Putin ha affermato:"Credo in Dio e Dio è con noi!". Un'affermazione a dir poco impegnativa. Anche...
  • LA DITTATURA DEL DESIDERIO
    Per quasi un secolo il mondo occidentale è stato condizionato pesantemente dalla cosiddetta "american way of life". Ovvero quella sorta di suggestione per la quale il Nordamerica, e in particolar...
  • CARCASSIRIA
    A pochi giorni dalla strepitosa vittoria elettorale di Donald Trump il sottoscritto vergò un articolo (https://www.lagrandeitalia.net/alessio-paolo-morrone/2024/11/11/finisce-qui/) nel quale...
  • 50 SFUMATURE DI CORAGGIO
    Le recenti elezioni in Nordamerica hanno polarizzato, giustamente, l'attenzione del mondo intero. E hanno fatto passare in secondo piano tutto ciò che è accaduto prima del 5 Novembre. Infatti...
  • FINISCE QUI?
    I sostenitori di Trump possono finalmente tornare a respirare regolarmente dopo giorni e giorni vissuti col fiato sospeso. Questo poiché memori di ciò che accadde esattamente quattro anni fa...
Top