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Poco tempo fa, su Facebook, mi sono imbattuto in un video prodotto in Svezia. In tale video si sponsorizzava il ruolo della NATO come baluardo fondamentale per arginare le presunte smanie russe di conquistare l'Europa intera.


In seguito ho postato un commento a riguardo affermando che la Svezia è attualmente governata da persone decisamente stupide.


Clamorosamente il sottoscritto fu sanzionato dal noto social network poiché, secondo le misteriose direttive di una fantomatica Community, avrei addirittura divulgato nientepopodimeno che dei messaggi d'odio! Beccandomi due giorni di "ban".


Ora ammettiamo che la parola "stupido" possa risultare un insulto infamante però è un dato di fatto che la Svezia sia un Paese che ha goduto di ben 200 anni di neutralità. Poi, di punto in bianco e senza alcuna ragione logica, è entrata ufficialmente nella NATO. Senza neanche aver indetto un referendum per sapere se il popolo svedese fosse stato d'accordo o meno con questa scelta improvvida. Il problema è che l'ingresso nella NATO della Svezia non solo priva quest'ultima della sua pluricentenaria neutralità ma la pone come potenziale minaccia agli occhi della Federazione Russa. È come se una persona si tuffasse, volontariamente e senza alcuna ragione, in una vasca piena di coccodrilli e poi iniziasse a temere di essere sbranata. Se questo atteggiamento non è sintomo di stupidità ditemi voi come potrebbe essere definito...


Comunque, Svezia a parte, è nella quasi totalità dell'Europa che i vassalli di Washington soffiano quotidianamente sul fuoco del conflitto aperto contro la Russia. Non passa giorno che i media mainstream non veicolino in modo asfissiante l'idea che dopo l'Ucraina i russi abbiano intenzione di conquistare tutta l'Europa, come detto prima. Un'idea totalmente folle e sganciata da ogni logica. Basti pensare al fatto che la Russia possiede un territorio vastissimo, pieno zeppo di materie prime e che consta di ben 11 fusi orari. E nonostante la propria vastità risulta addirittura un Paese sottopopolato. Ditemi voi che utilità avrebbe Mosca di conquistare con la forza un Paese europeo, magari privo di materie prime, per poi non essere in grado di gestirlo e amministrarlo. E per fare tutto ciò dovrebbe dissanguarsi economicamente impiegando centinaia di migliaia tra uomini e mezzi militari.


Il problema è che questa idea assurda risulta plausibile e verosimile per tanta gente disposta ad assimilare bovinamente ogni narrativa scodellata dal mainstream.


E questo ci porta al cosiddetto "Pensiero Magico".


Il Pensiero Magico si potrebbe definire come una sorta di desiderio fortissimo, così intenso, così totalizzante che non può che trasformarsi in realtà.


Come quando all'indomani del 24 Febbraio del 2022 si dava per certo che la Russia sarebbe crollata per via delle pesanti sanzioni economiche e per la preponderanza dell'esercito ucraino armato dall'Occidente.


Oppure per Putin che sarebbe morto a breve a causa di un tumore in fase terminale.


Inoltre si affermava con inusitata sicumera che l'esercito russo era male armato, i soldati erano sprovvisti di calzini, combattevano con delle pale risalenti all'esercito zarista, scavavano le trincee a mani nude, rubavano i microchip alle lavatrici per assemblare i missili e, ovviamente, batteva in ritirata schiacciato dalla potenza bellica avversaria e contemporaneamente devastato da innumerevoli diserzioni.


A distanza di anni possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che il sopramenzionato Pensiero Magico è rimasto tale. Anzi, per la precisione, da Magico si è trasformato in Tragico.


Però lo Zio Sam non è abituato a perdere le scommesse. Se aveva scommesso sull'implosione e la disgregazione della Federazione Russa, come negli anni '90, era inammissibile pensare ad un piano "B". Ciò che desidera lo Zio Sam non solo si può ma si DEVE realizzare! A qualsiasi costo.


Per completezza descrissi questa dinamica nell' articolo "La Dittatura Del Desiderio" (https://www.lagrandeitalia.net/alessio-paolo-morrone/2025/01/01/la-dittatura-del-desiderio/).


Quindi vediamo di come gli USA, la NATO e l'Ucraina si siano infilati tutti in un vero e proprio cul de sac e non sappiano come uscirne. Poiché la Russia non solo ha già vinto la guerra da tempo ma ormai, da quasi tre anni, sta erodendo e acquisendo quotidianamente territori all'Ucraina. Lentamente ma inesorabilmente. E tutto ciò che è stato fatto per rallentare l'avanzata di Mosca, sia economicamente che militarmente, si è dimostrato un fiasco.


Come mi è capitato di dire più volte la Menzogna prende l'ascensore e quindi arriva prima. Mentre la Verità prende le scale. Quest'ultima arriverà in ritardo ma prima o poi riuscirà ad affermarsi soppiantando la prima. Perciò vediamo di come la guerra tra Russia e NATO (per conto terzi) sia arrivata al cosiddetto redde rationem. La resa dei conti.


Il conflitto in Ucraina é diventato ormai inutile, controproducente e costoso per tutti i contendenti. Un tritacarne continuo e insensato. E quindi negare la vittoria strategico militare della Russia serve solo a prolungare la sanguinosa e irreversibile agonia di Kiev.


Però, come abbiamo visto prima, Washington & Co. non sono adusi a subire e men che meno ammettere le sconfitte.


E quindi? Che fare?


In piena campagna elettorale Donald Trump disse che se fosse stato per lui il conflitto tra Russia e Ucraina non sarebbe mai iniziato ma che comunque, in caso di vittoria alle urne, avrebbe fatto cessare le ostilità in 24 ore.


Non sapremo mai se effettivamente Trump fosse stato in grado di impedire sul nascere l'"Operazione Militare Speciale" però possiamo affermare con certezza che è praticamente impossibile interrompere una guerra ad alta intensità in quattro e quattr'otto. Soprattutto se una delle due parti si ostina pervicacemente e contro ogni logica ad ammettere la sconfitta.


Infatti la priorità della cricca anglosassone, che di fatto ha innescato questo sanguinoso e inutile conflitto, é quella di uscirne dignitosamente. Ovvero arrendersi all'evidenza dei fatti però senza risultare perdenti agli occhi dell'opinione pubblica mondiale. E attualmente pare che la soluzione migliore sia quella di passare la cosiddetta patata bollente all'Unione Europea. Infatti come tutti sappiamo la NATO non è altro che il braccio armato di Washington in Europa. E per anni le nazioni europee si sono crogiolate sotto l'ombrello statunitense, spendendo in armamenti al massimo il 2% del PIL. Improvvisamente Trump se ne esce fuori affermando che d'ora in poi gli europei dovranno badare a sé stessi spendendo per la propria difesa come minimo il 5% del PIL! Un sacrificio inaudito poiché il presidente della NATO Rutte (nomen omen!) ha affermato con nonchalance che per raggiungere l'obiettivo del 5% gli Stati europei dovranno sacrificare Sanità, Pensioni e Istruzione. Tutto questo per cosa? Per evitare di essere invasi dalla Russia, ça vas sans dire.


Immaginatevi una spesa simile sulle spalle di cittadini europei già impoveriti dall'Euro e ulteriormente fiaccati dalle assurde sanzioni economiche anti russe.


A parte quei 3-4 stati baltici russofobi fino al midollo, disposti a spendere fino al 7% di PIL in armamenti, dubito che la gran parte dei governanti europei, pur pavidi e corrotti, se la sentano di affrontare potenziali e violente rivolte popolari scaturite da ulteriori tagli al già massacrato welfare.


Però in questo caso gli Stati Uniti potrebbero sfilarsi elegantemente da l'ennesimo conflitto che essi stessi hanno innescato.


Infatti tutto il programma politico di Donald Trump ruota intorno al celeberrimo acronimo MAGA (Make America Great Again), ovvero la volontà di far tornare l'America ai gloriosi fasti del passato. Ma per fare ciò non si possono più sprecare risorse economiche e umane per guerreggiare in giro per il Mondo.


Quindi, come detto prima, il pallino del gioco passa all'Europa. E perciò, quando finalmente sarà inevitabile ammettere la sconfitta contro la Russia, tale sconfitta sarà da addebitare unicamente agli Stati del Vecchio Continente.


Però ritengo che anche i governanti europei possano avere l'opportunità di uscire con disinvoltura dal conflitto in questione. Basta mettere in pratica il metodo che si utilizza spesso durante i cosiddetti "Black Friday". Ovvero quei giorni in cui i commercianti di vario genere applicano fortissimi sconti alle proprie mercanzie.


A tal proposito mi è capitato di vedere la simpatica "meme" di una ragazza che guarda un bel paio di scarpe esposte in una vetrina e che costano 300€. La ragazza pensa sconsolata:"Non me le posso permettere!". Poi, arrivato il fatidico "Black Friday", le scarpe continuano a costare 300€ ma sono sormontate da un cartellino dove c'è scritto 500€ e la cifra è stata sbarrata. In quell'istante la ragazza pensa tutta eccitata:"Sono mie!".


In pratica il prezzo delle scarpe non è mai calato però con uno stratagemma si è fatto credere che ci sia stato un forte sconto che da 500€ ha portato il prezzo a 300€.


E se noi proiettiamo questa dinamica a livello di politica internazionale vedremo di come l'Europa possa sottoscrivere una sconfitta facendola passare per una vittoria.


Infatti la vittoria tattico militare della Russia è un dato di fatto incontrovertibile e immutabile. Come il prezzo delle scarpe di cui sopra. Però l'Europa può artificialmente gonfiare a dismisura la potenza e le aspirazioni di Mosca, definendo Putin come un violento tiranno assetato di potere e di conquiste. Che ha intenzione di sottomettere l'Europa tutta fino a Lisbona! Praticamente come gonfiare oltremodo il prezzo delle scarpe nell'esempio precedente.


A questo punto, quando tutti i popoli europei saranno terrorizzati da un'imminente e violenta invasione russa, la NATO e la UE potrebbero veicolare l'idea che Putin, resosi conto di essere impotente davanti alla preponderante potenza militare occidentale, abbia desistito dal volersi espandere oltre l'Ucraina e si sia accontentato dei territori conquistati. Praticamente una vittoria reale (della Russia) affiancata ad una vittoria virtuale (della NATO).


Quindi in definitiva, seguendo lo schema del "Black Friday", sia NATO che Russia potrebbero entrambe uscirne vincitrici agli occhi del Mondo. Poiché il conflitto Russia-NATO via Ucraina, fin dal suo inizio, si combatte su due campi di battaglia ben distinti. Uno è il campo di battaglia fisico. L'altro è il campo di battaglia mediatico. Nel primo vince la Russia. Nel secondo vincerebbe l'Occidente. E vivrebbero tutti felici e contenti.





P.S.:Ciò che ho scritto è ispirato unicamente da un "pensiero stupendo". Ovvero la speranza che l'inutile carneficina che si sta consumando nell'Europa dell'Est si concluda al più presto con una Pace "giusta" per davvero, non come la sogna Zelensky. E che il nefasto Pensiero Magico cessi definitivamente di ispirare i Potenti del Mondo Occidentale.





Alessio Paolo Morrone

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